Conoscenza e Innovazione si muove nel solco di una tradizione di ricerca caratterizzata da una forte attenzione alla cooperazione tra le discipline, alle connessioni tra ricerca e governance dei processi sociali attraverso lo sviluppo di politiche appropriate, al ruolo delle dinamiche partecipative nella scienza e al legame tra produzione di nuova conoscenza e innovazione, mantenendo tuttavia costante l’impegno nella ricerca teorica e in quella epistemologica.

Ricerca di base/Scuola di sociologia e di ricerca interdisciplinare

La ricerca di base si sviluppa prevalentemente nell’ambito della Scuola di sociologia e di ricerca interdisciplinare, una struttura che, in forme diverse e attraverso diversi filoni di ricerca, è attiva sin dagli anni ’80, come luogo di dialogo scientifico, di approfondimento epistemologico e teorico e di ulteriore elaborazione dei risultati provenienti dalla ricerca applicata. Nel corso degli ultimi anni, la ricerca di base si è mossa lungo due assi principali.

Il primo asse è rappresentato dallo studio dei processi di progressiva “socializzazione” dei nuovi ambiti di realtà resi disponibili dall’avanzamento della ricerca scientifica e tecnologica e che sono, pertanto, sempre più soggetti all’intervento umano. Ci si riferisce qui, ad esempio, all’espansione del mondo digitale, alla genomica, alla creazione di nuovi artefatti su scala nanometrica o a una maggiore capacità di intervento sulle dinamiche cognitive ed affettive anche al livello bio-chimico.

L’interesse è principalmente rivolto alla comprensione di come questa progressiva espansione delle possibilità dell’azione umana sia gestita socialmente e influenzi la vita sociale (restandone, peraltro, a sua volta influenzata). Questo comporta anche una revisione critica di consolidate rappresentazioni relative alle relazioni tra natura e cultura (sfidate, ad esempio, dal crescente uso di artefatti da impiantare nel corpo umano) o tra fenomeni psico-fisici e processi sociali (si consideri, ad esempio, l’accresciuto peso delle emozioni e delle rappresentazioni collettive nella dimensione politica o in quella economica).

Il secondo asse si concentra su temi di natura epistemologica e metodologica, quali: le condizioni che rendono possibile (nella prospettiva di un campo unico della scienza) l’avanzamento della ricerca interdisciplinare, sulla strada, appunto, dell’incontro tra differenti approcci epistemologici; i nuovi metodi di indagine resi possibili dall’uso dei big data; lo sviluppo di più adeguate metodologie di trattamento dei dati qualitativi; le interazioni tra qualità e quantità; le capacità previsionali delle scienze sociali.

Programma di ricerca

Per perseguire i propri obiettivi, Conoscenza e Innovazione è impegnata nella realizzazione di un Programma di ricerca che pone al suo centro lo studio e la comprensione dei grandi e profondi processi di trasformazione che stanno interessando le società contemporanee. Spesso, essi assumono il carattere di complesse transizioni – quali quella energetica, quella digitale, quella urbana, quella epidemiologica o quella demografica – in cui si intrecciano intimamente tra loro (fino a rendersi quasi indistinguibili) dinamiche sociali, politiche, tecnologiche e culturali. Tali processi sono principalmente connessi con l’incrementato peso della soggettività sociale, e quindi con l’accresciuta autonomia e capacità di azione degli individui e dei diversi attori sociali (anche grazie alle nuove tecnologie) di fronte al parallelo indebolimento dei vincoli e delle strutture che danno consistenza e forma alla società nel suo complesso. Particolare attenzione è dedicata ai passaggi critici che accompagnano questo complessivo movimento, segnati dalla presenza di situazioni di forte “stress evolutivo”.

Si tratta di dinamiche sociali molto intense, spesso rapide, non lineari nella loro evoluzione, talvolta ambigue nel loro significato e contrastanti quanto a caratteri, esiti e potenziali impatti. Ne sono esempi quelle che coinvolgono le interazioni tra scienza, tecnologia e società, i rapporti di genere, l’irrompere della dimensione virtuale nella vita quotidiana, le nuove forme di costruzione dell’identità personale e di quelle collettive (si pensi, al riguardo, a quelle collegate alla religione), la perdurante urbanizzazione, o l’evoluzione delle strutture politiche e amministrative degli Stati nazionali. Nel contesto del Programma di ricerca, un ampio spazio di riflessione e di studio è rivolto alle capacità delle scienze umane e sociali, con particolare riferimento alla sociologia, di affrontare efficacemente la dimensione della complessità, attraverso un lavoro interdisciplinare che necessariamente implica anche una revisione dei differenti strumenti epistemologici, teorici e metodologici di cui esse dispongono.

Il Programma di ricerca viene realizzato attraverso attività di ricerca di base e attività di ricerca applicata.

Ricerca applicata

Le attività di ricerca applicata, insieme alla ricerca di base, forniscono un contributo vitale alla realizzazione del Programma di ricerca di Conoscenza e Innovazione. Esse consentono, infatti, l’analisi diretta di alcuni dei fenomeni di mutamento in cui le situazioni di stress sociale appaiono essere più marcate a causa della loro diffusione, delle loro dimensioni o delle loro implicazioni di medio e lungo periodo.

Tra i fenomeni maggiormente indagati, si possono citare, ad esempio:

  • le complesse e ormai pervasive interazioni tra scienza, tecnologia e società, sia in generale, sia, più specificamente, in campi ritenuti a torto poco interessati da dinamiche sociali, quali, ad esempio, le bioscienze o le scienze dei materiali;
  • i processi di transizione su scala globale verso forme di energia sostenibile, che stanno mettendo in discussione stili di vita, modelli di produzione e meccanismi sociali e decisionali consolidati;
  • il prodursi, con l’avanzamento tecnologico, di inedite tensioni tra istanze sociali egualmente diffuse e potenti, ma tra loro contrastanti, come quelle tra privacy e sorveglianza, quelle tra privacy e tendenze verso l’esposizione di sé stessi (delle proprie opinioni, dei propri sentimenti, della propria intimità o del proprio corpo, per esempio attraverso i social network) o quelle tra sorveglianza e diritti della persona;
  • il progressivo modificarsi delle relazioni di genere, sulla scia di una sempre più forte spinta sociale verso l’eguaglianza che, tuttavia, trova resistenze profonde e inaspettate anche nei settori sociali apparentemente più aperti al cambiamento nonché la crescente importanza di un approccio interiezionale che leghi strutturalmente le dinamiche di genere con altre forme di discriminazione;
  • i processi di mutamento che stanno investendo le organizzazioni di ricerca scientifica e tecnologica, a causa di una più densa e articolata interazione con settori sempre più ampi della società;
  • i sempre più complessi meccanismi alla base della povertà e della esclusione sociale che portano al prodursi di fenomeni anche molto diversi tra di loro e in cui i fattori di tipo sociale giocano un ruolo sempre più marcato;
  • l’emergere di nuove forme di governo delle società contemporanee in settori quali l’ordine pubblico, le strutture di welfare o la protezione civile, nel contesto della più generale (e spesso dolorosa) trasformazione delle tradizionali istituzioni della rappresentanza politica e dell’amministrazione pubblica.

Le attività di ricerca applicata sono condotte attraverso progetti che collegano intimamente la produzione di nuove conoscenze a forme di intervento sulla realtà, quali: la formazione, la valutazione, l’assistenza tecnica a progetti di sviluppo sociale o di cambiamento istituzionale, la comunicazione scientifica, la consulenza, nonché la produzione di linee guida e di altri strumenti utili a impostare nuove politiche o a modificare quelle esistenti.